L’insidia che risiede quieta
nell’esca della sua voce
con la resina viscosa di parole
è il cappio per la preda inseguita,
agguato di tagliola,
dubbio di salvezza e speranza di cattura,
che nel tempo riaffiora inerte
sulle scene a losanghe di paesaggio
nella veste sonora
dei temporali e di vie dismesse
da altre voci, nella luce di spiragli
chiusi e dischiusi fra le porte
*
Questo presente con il suo sapere
già un velo latente
trama sui prossimi reperti
tenuti in serbo per gli scavi,
quando alla luce dei nonnulla
visiteremo tumuli, necropoli intere
apriremo i vasi istoriati dei profumi
per l’archivistica documentale
*
Il silenzio e i latrati della notte
fanno ordine tra i confini,
riducono gli spazi dilatati del giorno
con movenze lente di passi felini
lungo il cammino che recide
i corpi delle prede,
così l’impossibile è compiuto,
materia viva al suo destino
con il senso delle proporzioni,
oltre il raggio razionale
dello sguardo arreso
al tempo rivelato dalla storia
*
La ragioneria di visi
di nomi ombra nel tempo
sono il consuntivo di miseri ricavi
dissipati in elemosine fatali
fra grovigli di ragioni
di pesi e resistenze,
nei gesti miracolati
scampati al saccheggio dei roveti
sono illesi ex voto, pale d’altare
lucidi d’incanti, febbri di paure
rari e felici, vivi nella memoria
*
Per il fumo di amnesie
il perso chissà dove
che vive solo nel barlume
in un’aria di misti olfatti,
dopo aver letto lo stesso libro
di storie scritte e riscritte
nello stile asciutto che preannuncia
il nostro debutto nell’oblio
il riassunto, l’essenziale
spolpato tutto, ridotto all’osso
un salto della pagina accidentale
*
Alessandro Franci è nato nel 1954 a Firenze, dove si è laureato in architettura. Con le Edizioni Gazebo libri ha pubblicato: I segni terreni (1984), Senza luogo (1985), Delitti marginali (1994), La pena uguale (2009). Con LaRecherche, gli e-book: La Luna è nuova – poesie 1980-86 (2012), Sbagliando strada (2017). Nel 2013 ha pubblicato per Gingko edizioni il romanzo Il mese della Luna e nel 2020 per Società Editrice Fiorentina La fragilità dei pesi (prefazione di Caterina Verbaro) – finalista al premio PontedilegnoPoesia 2021. Nel 1984 è stato tra i fondatori di “Ottovolante – circuito di produzione di poesia”. Ha pubblicato su varie riviste ed è presente in alcune antologie. Dal 1983 al 1993 è stato redattore della rivista “Salvo imprevisti” e dal 1993 a oggi de “L’area di Broca”. Per Vydia editore ha pubblicato nel 2022 La lingua convenuta (prefazione di Alessandro Fo, premio Gianmario Lucini 2021-2022)
La foto di copertina è tratta da Alessandro Franci, La luna è nuova, larecherche.it