La protezione divina


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Salmo 91 (90) traduzione CEI 2008
La protezione divina

1 Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.

2 Io dico al Signore: “Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido”.

3 Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.

4 Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio;
la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza.

5 Non temerai il terrore della notte
né la freccia che vola di giorno,

6 la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

7 Mille cadranno al tuo fianco
e diecimila alla tua destra,
ma nulla ti potrà colpire.

8 Basterà che tu apra gli occhi
e vedrai la ricompensa dei malvagi!

9 “Sì, mio rifugio sei tu, o Signore!”.
Tu hai fatto dell’Altissimo la tua dimora:

10 non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

11 Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

12 Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.

13 Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

14 “Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.

15 Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso.

16 Lo sazierò di lunghi giorni
e gli farò vedere la mia salvezza”.


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Salmo 91 (90) traduzione di Davide Brullo


Abita nel cuneo dell’Altissimo
pernotta all’ombra del Potente

dice a Yhwh
           mio covo
           mia rocca
           nel mio Dio
           sono scagliato

ti sgancia dal nodo del sicario
dalla parola che scotenna

ti annulla con le penne
ti custodisce sotto le sue ali
la fede è scudo – è corazza

la notte che tormenta non temi
né la freccia che trapassa il giorno

il maleficio che corre nella tenebra
Sterminio che ammorba il mezzogiorno

mille precipitano
diecimila al tuo fianco
ma tu sei immune

guarda esorbita gli occhi
ovunque è la pena dell’empio

mio covo è Yhwh
l’Alto è una rocca

il male non si arrocca su te
il colpo non sconvolge la tua tenda

comanda agli angeli di proteggerti
                      di vigilare sulle tue vie

mani ti elevano
perché la pietra
non ostacoli il piede

pesti cobra e serpente
schiacci leone e drago

si è arroccato a me
e io lo salverò
ha conosciuto il mio nome
e io lo innalzerò

mi prega e rispondo
nel dolore – sono con lui
lo libero lo aureolo di gloria

lo nutro con giorni vastissimi
gli mostro la salvezza

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Salmo 91 (90) traduzione di David Maria Turoldo
Perché il tuo piede non urti su pietra


Cristo, anche questo salmo hai sospirato tra volo e volo, mentre l’Altro, il Fratello Oscuro, ti portava sotto le nere ali dal deserto al pinnacolo del Tempio e poi sull’alto della montagna?
E andavi ripetendo: «Va’ indietro Satana, poiché sta scritto…».
Da lassù, dal vertiginoso pinnacolo sentivi il risucchio dell’abisso, l’incantesimo del fascinoso e del magico, la spirale più avvolgente: questa, di sedurre e di dominare i piccoli uomini che si muovono giù, sull’immensa spianata, sul grande sagrato.
Ma tu, sussurravi tra tentazione e tentazione: «Solo a Dio servirai».
Un salmo che può essere di tutti, almeno come invito, ma che per ora è solo tuo nella sua verità, o Cristo,
perché tu solo gli hai detto veramente di no.

1 Tu che negli atri dell’Altissimo dimori,
che all’ombra dell’Onnipotente pernotti,
2 dirai al Signore: «Mio rifugio, mia rocca,
Dio mio in cui la fiducia mia riposar».
3 Perché egli dal laccio del cacciatore
e dalla malefica peste ti salverà.
4 Egli delle sue piume ti farà un rifugio
e sotto le ali sue troverai riparo:
la sua fedeltà sarà tuo scudo e corazza.
5 Non temerai i terrori della notte
né il giorno con le sue frecce sempre in volo:
6 la buia peste che vaga in agguato,
il contagio che a pieno giorno
fa strage e sterminio.

7 A un fianco ti periscono in mille,
in diecimila sull’altro tuo fianco,
ma te mai nulla potrà colpire.
8 Dischiusi appena gli occhi
tu stesso vedrai il castigo degli empi.
9 E dirai: «Signore, sei tu il mio rifugio»,
perché dell’Altissimo hai fatto la tua tenda.
10 Nessun male ti potrà accadere,
né flagello alcuno colpirà la tua casa.
11 Egli comanderà agli angeli suoi
di vegliare su ogni tuo passo.
12 Sulle loro mani verranno a portarti
perché il tuo piede non urti su pietra.
13 Passerai in mezzo a leoni e su vipere,
e draghi e leoncelli calpesterai.
14 «Perché a me si è affidato
io lo scamperò:

lo innalzerò sulla rocca al sicuro
perché conosce il mio nome.
15 Egli mi invocherà
e io gli darò risposta.

lo agonizzerò con lui fino all’ultima prova:
che sia salvo e libero io voglio.
16 Io lo voglio ricolmo di gloria,
saziato di giorni senza fine,
gli farò vedere la mia salvezza.»


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L’immagine è: Cristo Giudice, disegno di Coppo di Marcovaldo, volta del Battistero di Firenze. Installato nel 1301 circa ad opera di maestri mosaicisti probabilmente veneziani