Fallone Editore 2024
Collana Il Leone Alato diretta da Andrea Leone
traduzione e cura di Maria Caracausi
Dalla prefazione:
Titos Patrikios (Atene, 1928) è uno dei poeti più significativi della Grecia di oggi, noto e apprezzato ben oltre i confini del suo Paese.
[…] L’opera di Patrikios si distingue per la capacità del poeta di conciliare esperienza personale e coscienza collettiva; nei suoi testi la forza della memoria storica appare indissolubilmente legata alla consapevolezza del presente. Il suo pensiero progressista si è gradualmente evoluto in un’apertura scevra da atteggiamenti fanatici e preclusioni ideologiche, in un concreto impegno culturale che gli è valso importanti riconoscimenti – non solo letterari – in diversi paesi. Al centro della riflessione del poeta è sempre l’ἄνϑρωπος: l’elemento squisitamente umano si declina nei suoi versi in molteplici aspetti e considerazioni. Gli eventi tragici dell’umanità – la grande storia e le vicende quotidiane dei “senza storia” – vengono rivissuti con uno sguardo dolente e con sincera empatia, ma senza alcuna traccia di esasperazione emotiva.
[…] I dodici componimenti presenti in questa plaquette sono tratti da diverse sillogi poetiche di Titos Patrikios, con l’intento di fornire al pubblico italiano una scelta rappresentativa dei modi e delle tematiche della sua produzione attraverso il tempo.
Maria Caracausi
*
Amore, amore
Amore, amore
solo la brina della prima stella –
lascia che ti parli.
Amore non ho più paura.
Ti amo.
Lascia che la mia voce si senta
al di sopra delle cime degli alberi
oltre il fumo orizzontale delle navi.
Nei nostri occhi le stesse luci di Atene
le luci del mondo.
*
Ἀγάπη, ἀγάπη
Ἀγάπη, ἀγάπη
μόνο ἡ πάχνη τοῦ πρώτου ἄστρου –
ἄσε νὰ σοῦ μιλήσω.
Ἀγάπη δὲ φοβᾶμαι πιά.
Σ᾿ ἀγαπῶ.
Ἄσε ν’ ἀκουστεῖ ἡ φωνή μου
πάνω ἀπ᾽ τις κορφὲς τῶν δέντρων
πέρα ἀπ᾿ τοὺς ὁριζόντιους καπνοὺς τῶν πλοίων.
Στὰ μάτια μας τὰ ἴδια φῶτα τῆς Ἀθήνας
τὰ φῶτα τοῦ κόσμου.
*
Tempo assediato
Pensavamo di conoscerci bene.
Ma quando i nostri indumenti stanchi cominciarono a cadere
senza pretesti né scambievole irruenza
e rimasero i nostri corpi senza finzione
apparve chiaramente quanto fosse lunga la strada
quanto il nostro tempo fosse assediato, e noi
due persone comuni, quasi inaccessibili.
Parigi, Marzo 1962
*
Πολιορκημένος χρόνος
Νομίζαμε πως γνωριζόμαστε καλά.
Μὰ ὅταν τὰ κουρασμένα ρούχα μας ἀρχίσανε να πέφτουν
χωρὶς προσχήματα οὔτε ἀνταλλάξιμη παραφορὰ
καὶ μεῖναν τὰ κορμιά μας ἀπροσποίητα
φάνηκε καθαρὰ πόσο μακρύς ἦταν ὁ δρόμος
πόσο ἦταν ὁ χρόνος μας πολιορκημένος, κι ἐμεῖς
δυὸ ἄνθρωποι συνηθισμένοι, περίπου ἀπροσπέλαστοι.
Παρίσι, Μάρτης 1962
*
La porta dei leoni
I leoni erano scomparsi da tempo
non se ne trovava neppure uno in tutta la Grecia
o meglio soltanto uno, braccato
si era rifugiato da qualche parte nel Peloponneso
senza più minacciare nessuno
finché anche questo lo uccise Eracle.
Tuttavia il ricordo dei leoni
non ha mai spesso di spaventare:
atterriva la loro immagine su stemmi e scudi
impauriva il loro simulacro sui monumenti delle battaglie
intimoriva la loro effigie incisa
sull’architrave in pietra della porta.
Sempre intimorisce il nostro grave passato
spaventa la narrazione di quanto è avvenuto
quando la scrittura la incide sull’architrave
della porta che ogni giorno attraversiamo.
*
Ἡ πύλη τῶν λεόντων
Τὰ λιοντάρια εἶχαν χαθεῖ ἀπό χρόνια
οὔτε ἕνα δὲν βρισκόταν σ’ ὅλη τὴν Ἑλλάδα
ἢ μᾶλλον ἕνα μοναχικό, κυνηγημένο
κάπου εἶχε κρυφτεῖ στὴν Πελοπόννησο
χωρὶς ν’ ἀπειλεῖ πιὰ κανέναν
ὥσπου τὸ σκότωσε κι αὐτὸ ὁ Ἡρακλῆς.
Ωστόσο η θύμηση τῶν λιονταριών
ποτὲ δὲν ἔπαψε να τρομάζει
τρόμαζε ἡ εἰκόνα τους σὲ θυρεοὺς καὶ ἀσπίδες
τρόμαζε τ᾽ ὁμοίωμά τους στὰ μνημεῖα τῶν μαχῶν
τρόμαζε ἡ ἀνάγλυφη μορφή τους
στὸ πέτρινο ὑπέρθυρο τῆς πύλης.
Τρομάζει πάντα το βαρύ μας παρελθὸν
τρομάζει ἡ ἀφήγηση ὅσων ἔχουν συμβεῖ
καθὼς τὴ χαράζει ἡ γραφὴ στὸ ὑπέρθυρο
τῆς πύλης ποὺ καθημερινὰ διαβαίνουμε.
*
Titos Patrikios (Atene, 1928) ha coltivato da sempre la poesia, esercitando nel contempo l’attività politica: esperienze intense, anche drammatiche, affrontate con onestà intellettuale e vigile spirito critico. Costantemente impegnato nel sostegno dei diritti civili, ha al suo attivo, oltre a numerosi racconti e traduzioni, diversi saggi letterari, sociologici e giuridici. La sua produzione poetica è raccolta nei volumi
Ποιήματα Α’, 1943-1959 (2017), Ποιήματα Β’, 1959-2017 (2018) e Ο δρόμος και πάλι (2020).
Fra le traduzioni italiane più recenti della sua opera si ricordano: Poesie scelte, a cura di Vincenzo Rotolo, Palermo 2019; La strada di nuovo, a cura di Donatella Puliga, Palermo 2022.