peQuod 2023, collana Portosepolto, a cura di Luca Pizzolitto

Prefazione di Elio Grasso

Dalla prefazione: Scrivere il tempo a Palermo

[…] Daìta Martinez scrive da sempre partiture che posa a terra, stagione dopo stagione, mischiandole alle pietre laviche fonda una lingua che evita di capire il mondo ma ne inventa uno molto simile alla casa temporale: dimora paterna dove si concentrano tutte le ore del giorno, e del giorno nelle stagioni, e delle stagioni negli anni.
[…] Fuori sono le burrasche a Palermo, dentro casa il caffè il vino i frutti e il pane stanno nelle mani paterne, una miscela di cose benefiche e pensieri misteriosi alimentano la sensibilità fantastica. Fino all’insondabile.
[…] Ciatu di sciroccu, fiato di scirocco forse lacera l’attesa di un ritorno impossibile, ma l’amore  per un padre persuade come una conversazione rimasta nell’aria, eloquente di suono e volenterosa come ogni cosa non smemorata pretende.

Elio Grasso

Fotografia di Ferdinando Scianna


da: nell’ora dell’aurora (peQuod2023):

è cresciuta l’alba dentro i fianchi immacolati di una
piccola casa     prima tra le dita     piccola  casa  del
rosario e una  mela  cotogna in mezzo al cuore  che
di un  minuscolo  bagliore spera  il silenzio  appena
schiuso   tra   labbra  ripetute  e  custodite  per ogni
volta   avvolta   senz’aria  e  senza tempo  indefinito
tempo   l’obliquo   urto  di  una  foglia  fiorita dopo
nessuna  giornata  nata dal sonno irregolare dei suoi
occhi  d’erba  fine    la finissima  finestra  e  qualche
briciola  di  nient’altro  se  è amore  l’incertezza  per
una  visita  improvvisa  dell’angelo sulla ferita aperta
dietro  l’angolo  addormentato  della  stanza  con  la
voce che    si direbbe    farsi   arco  e  firmamento  nel
mattino  eterno  sul viso di mio padre

*

entrare piano e  pianissimo  innamorare
il canto dell’ora breve sulla bocca  quasi
armonica   distanza   dal bosco  alla  sua
stanza di  pioggia sia leggera e    resa sia
l’attesa sull’altare  della  donna  ascesa d’
un solo autunno ché il primo caffè  ha il
palmo del giglio la premura del  mattino

Fotografia di Ferdinando Scianna


*

un’estremità   il corpo affilato
del linguaggio corto un soffio
sull’esterno  nascosto al breve
salto del rosato  inganno l’ode
al  cielo la bocca  dell’amore e
tutta la  tenerezza del  girasole
il profano  rosone del mattino

*

odore di bianco
      il primo sole

*

cade lieve  l’alba di maggio
e ha odore di pane il vento
che  piano  sale dai sogni e
tu padre che sogni  sorridi
per un bacio  sussurrato di
nascosto   da una figlia che
crede  farti cielo  nella casa

Fotografia di Ferdinando Scianna


*

arriva dal centro della casa la gioia
piccina del passero al mio mattino
soffiato   nudocaldo   sulla bocca ad
inesatta melodia perché dal niente
il batticuore possa prevedere I’aria
e l’altra volta ancora andata dentro
l’acqua  dei tuoi occhi d’erba filata
i fianchi che mi smetto sinza ventu
spampinatu comu ciatu di sciroccu
ca tuttu pigghia e tace l’ombra  per
delicata luminosità sulla soglia  che
tremando scopre  il seno della rosa

*

Profuma di betulla   al sole
Una bimba   s’addormenta

Fotografia di Ferdinando Scianna


*

s’addormenta   la bocca  della luna sulla
spalla  dell’aurora  un tremito ha lieve il
mattino    dalla guancia del silenzio orla
il tempo e il suo mistero com’è di Dio il
roseto  nascosto  nel nido  della  pioggia


*

Daìta è anche qui:

https://www.asterorosso.com/2022/06/23/il-senso-nudo-e-lininterrotta-notizia-su-liturgia-dellacqua-di-daita-martinez/

https://www.asterorosso.com/2022/06/11/da-liturgia-dellacqua-di-daita-martinez/

Daìta Martinez, palermitana, per LietoColle ha pubblicato: dietro l’una (2011), segnalato alla V Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Maria Marino”, e la bottega di via alloro (2013). Vincitrice – sezione dialetto – del 7° Concorso Nazionale di Poesia Città di Chiaramonte Gulfi, è stata finalista, per l’inedito in dialetto, della 44° edizione del Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo.
Inserita nell’ Almanacco di poesia italiana al femminile Secolo Donna 2018, edizioni Macabor, nel 2019 ha pubblicato: la finestra dei mirtilli, suite poetica scritta a quattro mani con il poeta comisano Fernando Lena, Edizioni Salarchi Immagini; il rumore del !atte, Spazio Cultura Edizioni, e nutrica per LietoColle.
È vincitrice del Premio Macabor 2019 – sezione raccolta inedita di poesia – con pubblicazione dell’opera ‘a varca di zagara in dialetto siciliano. È presente in Anni di Poesia di Elio Grasso (puntoacapo 2020). È stata finalista – sezione raccolta inedita – della 34° edizione del Premio Lorenzo Montano.
Nel 2021 ha pubblicato Liturgia dell’acqua, Anterem Edizioni, e Le madri: raccolta di haiku accompagnati dalle acqueforti di Vincenzo Piazza, Edizioni dell’Angelo; nel 2023 Miros de mureOdore di More, con
traduzione in romeno di Eliza Macadan, Cosmopoli Edizioni. È tradotta in francese, spagnolo, inglese e tedesco. Suoi testi sono inseriti in Contemporary Sicilian Poetry: A Multilingual Anthology, Italica Press 2023.