A ricordare come eravamo
trattiene il nome
sulla strada
dopo aver tentato
(tutto) riempire i vuoti
le bocche come nulla
fosse immaginarti
*
cercare altrove
non del tutto guarito
la crepa non consola
perdonando respira
*
vorrei donarti tutto
questa volta tra le righe
sotto falso nome da buio
a buio far volare aquiloni
impigliati nei capelli
*
a ricordare
come eravamo
in parole gettate
contro terra sotto
il cielo di settembre
(tu) la parola casa
*
chiudo gli occhi lasci
il sapore di un bacio
tra nulla e nulla la linea
sottile delle labbra
*
un giorno calò
il buio di cose
arrese nell’attesa
di niente una poesia
scritta sul muro
cancellata dalla pioggia
*
Matteo Piergigli (Chiaravalle 1973) vive a Monte San Vito (AN). Ha pubblicato Ritagli (Kimerik 2015), la raccolta a cinque mani Notos (Aletti 2016), Ritagli 2 (Arduino Sacco Editore 2016); La densità del vuoto (Samuele 2019); è nell’antologia Laboratori di poesia di Samuele Editore (2017); ha ottenuto numerose menzioni e riconoscimenti in premi poetici di prestigio.