Falx
tu con i tuoni nei capelli
Medusa elettrica scomposta in ciocche [diaframmatica]
la riga – in parte – trattenuta con forcina
dell’infanzia scriminata è tempo morto
si sollevano ricordi in cheratina strappati alle radici
piccoli bulbi svuotati di terrore brivido di nuca
il taglio alla maschietta era una scusa
del tuo volermi estinta
Aludel
fai che le forme echeggino giganti
ripeti del suono la luce diffrazione della tenebra
filtra l’alta marea della disfatta microlesioni ammonticchiate
distilla e sfuoca di converso il perlustrare delle colpe
raggi sottili i crimini affettivi storpiano il passo sull’intreccio
la volontà germoglia un non tornare dall’oscuro senza eco
il riverbero grida più forte della voce che lo emana
Arabesque
l’istinto alla voliera al passero sotto la pietra
la separazione dal mio volto al mio, nessuno è mai passato
a sostituirmi esterna. ci si mette in salvo quando ancora si può perdere
ma del dopo dell’essere saliti sulla sedia per ignorare l’acqua
e poi prima sul piede in punta alternato all’altro non perdendo l’equilibrio
estinguendo verso l’alto l’improvvisa soluzione
non avere da cercare. cosa si vede in quel punto preciso
di un niente che volge le spalle
Doris Emilia Bragagnini nata in provincia di Udine dove tuttora risiede è presente in riviste letterarie cartacee e online, antologie e poemetti collettivi, in numerosi accreditati lit-blog. In “Neobar” e “Giardino dei poeti” collabora come redattrice sostenendo la divulgazione poetica. Suoi testi sono stati tradotti in inglese e spagnolo. Il suo libro d’esordio è “Oltreverso” (Zona 2012), seguito da “Claustrofonia” (Ladolfi ed. 2018) segnalato al Premio Lorenzo Montano (2019) e segnalato al Premio Bologna in Lettere (2019), selezionato tra i finalisti al Premio Pagliarani 2019, segnalato al Premio Umbertide xxv Aprile (2020). Finalista con “Terra Nullius” sezione – Una poesia inedita – al Premio Lorenzo Montano 2020. Finalista con “Shhhh” sezione – Una poesia inedita – al Bologna In Lettere 2021. Finalista con la poesia “Apotema di” al Premio Lorenzo Montano 2022.
Testi di una straordinaria potenza, che però riescono a trasmettere la profonda umanità dell’Autrice, percezione che trascende la parola.
Una scrittura incisiva, trasmette il dolore vissuto mitigandolo con ritorni mitici e con la sapienza del ricercatore.
Complimenti a Doris e grazie della condivisione.
cb
Grazie a te Cristina di averci fatto visita, della tua attenzione critica, delle parole accurate.