Odilon Redon, Papillons, 1910
tradotta da Massimiliano Damaggio
Τελεία με πόδια
Ένα ζωύφιο περπατά πάνω στο χάρτη αυτού του βράχου.
Είναι μια κόκκινη τελεία με πόδια.
Περπατά.
Δε σταματάει· περπατά· γιατί το τέλος
του Κόσμου
βρίσκεται
παντού
και μια τελεία που περπατά
δεν ξέρει που να σταματήσει.
Un punto con le gambe
Un insettino cammina sulla mappa di questo scoglio.
È un punto rosso con le gambe.
Cammina. Non si ferma, cammina, perché la fine
del Cosmo
è ovunque
e un punto che cammina
non sa dove fermarsi.
Yannis Yfantis è nato a Raina, una valle dell’Etolia. Ha studiato Giurisprudenza all’Università Aristotele, dove ha anche frequentato corsi di Filosofia, Archeologia e Astronomia.
Ha collaborato con numerose testate e riviste letterarie greche ed estere, e con la Radio Nazionale di Salonicco, dove ha curato programmi di approfondimento critico sulla poesia. Ha tenuto conferenze sul proprio lavoro poetico o su quello di altri grandi autori come Rimbaud, Seferis, Ritsos, Elytis, Kavafis, Kazantzakis e Kavadias in molte scuole superiori e università della Grecia.
Ha al suo attivo innumerevoli pubblicazioni come poeta, traduttore, saggista. È tradotto in inglese, francese, bulgaro, italiano, russo, spagnolo e recentemente in arabo, cinese, tedesco, finlandese, ebraico, serbo, slavo-macedone e persiano. Nel 1995 ha vinto il Premio Cavafis.
Massimiliano Damaggio (Desio, Milano 1969) vive ad Atene. Ha studiato lingua e letteratura portoghese e ispanoamericana presso l’Università di Milano. Ha tradotto numerosi poeti contemporanei dal greco moderno e dal brasiliano. Molti suoi lavori sono stati pubblicati su riviste e blog italiani e stranieri, come «La dimora del tempo sospeso», «Versante ripido», «Perìgeion», «Iris news», «Poiein.gr». Ha pubblicato Neon (Lalli 1996), Poesia come pietra (Ensemble 2011), Edifici pericolanti (Dot.com Press 2017), Ceux qui prennet un café face à la mer (Alidades 2017, trad. Olivier Favier). È tra i fondatori del blog « Perìgeion » (https://perigeion.wordpress.com/). Tra le moltissime traduzioni, recente quella di Paulo Leminski, Distratti vinceremo (L’Arcolaio 2021, collana L’altra lingua, diretta da Lorenzo Mari). In uscita la silloge Io scrivo nella tua lingua (Zona 2022, collana Corporossolingua diretta da Cetta Petrollo).