Architetti delle parole 2021
prefazione di Maria Concetta Giorgi
Dalla prefazione di Maria Concetta Giorgi
Partiture di pelle, titolo del libro di poesie di Mattia Cattaneo, è un viaggio dentro la profondità del respiro, primo intenso atto di vita. A volte è un respiro che lascia pause, a volte è un respiro circolare.
Flusso di aria continuo, non c’è interruzione nell’amore tra una madre e un figlio, le poesie di questa raccolta, consolidano dunque, un’unione di tenerezza profonda.
[…] Il corpo di una madre che soffre, è il pane quotidiano spezzato, la forma d’amore per eccellenza che si dona. Per dare significato alla sofferenza, Mattia Cattaneo cerca la sacralità dentro a una tristezza che turba e destabilizza. Il dolore personale, umano, si spande all’interno di un dolore più grande, così pervasivo, che riguarda tutti. La morte di una madre è la pausa, il distacco, lo stallo; per ossimoro, un’aria immobile.
[…] Quando la vita propone una mutazione e la morte di una persona cara è ciò che dà inizio al cambiamento, partono una serie di resistenze personali, nessuno è in grado, almeno inizialmente, di accettare la perdita. L’ordine che si era creato diventa disordine, la frustrazione della scomparsa provoca un disequilibrio. Se al vuoto vissuto si dà il senso dell’accettazione, qualcosa inevitabilmente riparte. Occorre guardarsi attorno e cominciare a osservare ciò che continua a esistere, incarnare quella stessa vita che non è più con te, ma è in te.
[…] Il percorso poetico di Mattia Cattaneo in questo libro attinge dalla sua esclusiva esperienza. Sta al lettore cogliere l’energia pulsante che ogni poesia produce. La poesia per chi scrive, è quel tentativo straordinario di comunicare in espressione e nei contenuti, la vita nella dura complessità, l’autore fa largo uso di parole efficaci e di tutti gli intrecci che le figure retoriche consentono. Mattia Cattaneo in “Partiture di pelle”, conferma che ogni foglio sul quale ha impresso i versi, offre la visione d’insieme del suo essere e allo stesso tempo il tratto prezioso di una poesia che si distingue.
*
ho lasciato cadere mani
nel pane delle mattine,
spezzato a metà
spingevi il giorno
e il male lontano,
ma l’inclemenza del tempo
avrebbe saccheggiato
la tua età
nella terra dei morti
i sigilli del silenzio
sono tessere di filigrana
ho preso il tuo nome
per scrivere questo mio vagabondare.
*
la limatura del cielo,
come se avesse
sparato le nuvole,
è la cura
che sostituisce
l’ordine disfatto delle cose
grandina sui vetri,
la luce rovista tra le finestre
e
i pensieri fabbricano
respiri viventi.
*
non c’è abiura
in questo quadro di affetti,
un solo retaggio
il compiersi dell’anima
più mani
in questo gesto di sera
raccoglimi
da una brace affievolita:
una voce vana
increspa l’acqua.
*
in questo nodo
d’aquilone al dito
all’interno del fato
ho una crosta d’anima
che sanguina
ma non muore l’aurora
se ogni discesa
è per te
il corpo che manca.
*
s’infittiscono i lati
di questo tempo stordito,
nel peso che trasporta
ancora non so fin dove
ma anche le radici
nascono dall’asfalto
assorto il paesaggio,
non calibrato atto di bellezza
la luce
non molla la presa:
spiegami ad occhi aperti.
*
sui precipizi
la mia fuga
da un deserto senza peso
fino alla fine
ho visto fiumi stringersi
da schegge di pianura
cieli alcolizzati
che fanno l’amore a sera
tirando al molo nuvole asciutte
resto
affacciato ad un balcone
per capire meglio
il senso reincarnato dei muri
un treno in ritardo
da una qualsiasi galleria distratta
è lo specchio di fronte al mio:
cade il silenzio
tra partiture di pelle.
Mattia Cattaneo nasce a Trescore Balneario nel 1988, abita a San Paolo d’Argon (BG). Laureato in Scienze della comunicazione, lavora come assistente educatore presso una cooperativa. Poeta e scrittore, ha pubblicato alcune poesie presso una collana di poesia contemporanea edita da Pagine edizioni nel 2015. Tiene alcuni laboratori teatrali per le scuole primarie, scrive racconti romanzati a puntate su un blog di storie. Collabora con l’attore e poeta Carlo Arrigoni in varie letture teatrali sulla shoah e la liberazione d’Italia. Con Arrigoni ha fatto parte del gruppo “Un fiume d’arte” di cui ha realizzato la rassegna letteraria “Quattro chiacchiere con l’autore”. Ha pubblicato tre sillogi: Dritto al cuore (2016), La luna e i suoi occhi (2017) di cui ha realizzato un tour poetico tra il lecchese e la bergamasca e Tracce di me (2018).
A Novembre 2018 viene pubblicato il suo primo romanzo storico-sentimentale E le stelle brillano ancora. Nel Settembre 2019 esce il suo secondo romanzo dal titolo Dove sento il cuore
Gestisce il blog “Vento d’emozioni” e conduce la trasmissione radiofonica omonima su Pienneradio.